Tre domande a Maria Abate

Maria Abate ha terminato la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicodrammatica. Le abbiamo rivolto alcune domande.

Puoi presentarti?

Mi chiamo Maria Abate, sono un Medico Psichiatra, lavoro presso la Casa di Cura “Villa Santa Chiara” a Quinto di Valpantena (VR) e svolgo libera professione presso il mio studio a Verona. Sono sposata e ho tre figli

In che modo hai incontrato lo psicodramma? Cosa ti ha spinto a proseguire questa esperienza?

Ho incontrato lo Psicodramma diversi anni fa in occasione di un ciclo di incontri di Psicodramma organizzati per i pazienti ricoverati presso la Casa di Cura. Ero stata invitata a partecipare in qualità di medico che conosceva i pazienti. Rimasi molto colpita per l’effetto positivo sui pazienti, ma anche su me stessa che partecipavo con un ruolo attivo.  Si trattava di un metodo del tutto “innovativo” in ambito medico-psichiatrico sostenuto da un’idea geniale: stimolare e coltivare in modo creativo “quello che c’è e funziona nelle persone” anziché tentare di curare “ciò che non funziona più”. Altro aspetto importante era l’attivazione della spontaneità che permetteva di dare “risposte nuove a situazioni cristallizzate” “risposte adeguate a situazioni impreviste”.  Molto efficaci erano le tecniche utilizzate quali il doppio, lo specchio e l’inversione di ruolo. Nel 2016 ebbi modo di conoscere la Dottoressa Laura Consolati che da poco aveva aperto la Scuola di Psicoterapia in Psicodramma a Brescia e decisi di iscrivermi. Si trattava di un’ottima occasione per chiudere il cerchio della mia formazione come Medico Psichiatra Psicoterapeuta Psicodrammatista.

So che presentato una tua ricerca al Congresso internazionale di psicodramma (2nd IAGP Psychodrama Conference e 8th Psychodrama Congress-  Iseo  4- 8 settembre 2019)  Vuoi parlare di questa esperienza?

In occasione del Congresso internazionale di psicodramma ho presentato i primi dati della ricerca che ho svolto presso la Casa di Cura Villa Santa Chiara nell’anno 2018 su un gruppo di 30 pazienti ricoverati con diagnosi di depressione grave. Si è trattato di uno studio pilota caso-controllo in cui sono stati confrontati due protocolli di cura, uno che prevedeva solo quella farmacologica, l’altro quello che prevedeva oltre alla cura farmacologica un ciclo di incontri di Psicodramma di gruppo e di Psicodramma bi-personale. I risultati verranno pubblicati prossimamente e sono molto promettenti. In breve, nei pazienti curati con Psicodramma il miglioramento clinico era significativamente maggiore e si manteneva nel tempo anche dopo il termine delle cure.

La Scuola di Psicodramma mi ha sostenuto in questo progetto di ricerca, fornendomi il supporto scientifico, l’esperienza sul campo, la supervisione nelle situazioni difficili. Inoltre mi ha dato l’opportunità di mostrare i risultati, di condividere l’esperienza con altri gruppi di studio e di confrontare i dati ottenuti con quelli di altre realtà di lavoro sia in ambito nazionale che internazionale.

C’è un aspetto della Scuola di Psicoterapia Psicodrammatica di cui ci vuoi parlare?

La scuola di Psicoterapia Psicodrammatica di Brescia fornisce gli strumenti per ottenere il giusto equilibrio tra formazione teorica e pratica. E’ un ambiente fertile di studio e approfondimento personale e di gruppo. Viene investito molto tempo per i seminari formativi e per la supervisione personale. L’attività di psicodramma guidata è particolarmente curata da docenti diversi ciascuno dotato del suo stile personale. Particolare attenzione viene data agli sviluppi futuri e alle applicazioni dello psicodramma in contesti clinici, con pazienti gravi ricoverati, ma anche in contesti bi-personali ambulatoriali.

La scuola fornisce le conoscenze di base di altre metodologie psicoterapeutiche attive quali il teatro della spontaneità, il playback theatre, il focusing, la psicomotricità  e l’arteterapia.

Infine sono favoriti gli approfondimenti scientifici e l’applicazione del metodo scientifico alla psicoterapia.

Mantiene infine un sapore molto umano ….che sa di emozioni, sensazioni, confronto, reciproco scambio , ma anche divertimento e allegria.

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